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La prima cosa da fare è analizzare bene il termine crowdfunding. Crowd vuol dire folla, funding vuol dire fondi. Si tratta in poche parole di una raccolta fondi collettiva che viene realizzata grazie al supporto della rete, solitamente grazie a un sito internet.

Può essere definito sinteticamente come: “Un processo di collaborazione tra più persone che decidono di stanziare il proprio denaro, in linea di massima piccole somme, per sostenere gli sforzi, i progetti e le visioni di altri privati cittadini, ma anche di aziende, enti e organizzazioni” (Alessandro Brunello, Il manuale dello start-up, LSWR Srl – Collana: Modelli di Business, 2014). Chi lancia una campagna di crowdfunding promette a chi partecipa delle quote, dei benefit, o ricompense, che possono essere sia digitali sia materiali. La funzione della ricompensa non è tanto quella di ripagare economicamente il finanziatore di una campagna ma di coinvolgerlo emotivamente nel progetto. In funzione della tipologia esistono diversi modelli di crowdfunding.

La campagna di crowdfunding è sia un ottimo strumento complementare e/o sostituibile al tradizionale canale di credito da accendere con un istituto finanziario sia un innovativo strumento di marketing.

Per fare crowdfunding il passaparola è indispensabile: occorre un’attività di networking molto elaborata. Non basta quello offline, il quale non permetterebbe di rivolgersi a un ampio cerchio di conoscenze, ma è necessario quello online. Su internet si può entrare in contatto con persone che altrimenti non avremo mai conosciuto, persone che hanno possibilità e voglia di sostenerci in questa avventura.

I modelli di crowdfunding

In base al loro funzionamento tecnico, esistono tre forme di crowdfunding: il reward based, l’equity based ed il social lending based.

Il reward based è il modello più popolare di crowdfunding. Al finanziatore è riconosciuta una ricompensa per l’apporto conferito. Questa ricompensa è prima di tutto emozionale. Difatti chi investe nel progetto vuole vedere realizzare l’iniziativa del proponente. Che sia una mail di ringraziamento o un prodotto finito recapitato il beneficio economico è secondario.

Si parla invece di equity crowdfunding quando l’investitore entra a far parte del capitale sociale di una specifica società, condividendo con essa anche il rischio d’impresa. Difatti all’investitore viene riconosciuta una vera e propria partecipazione alla società proponente. Praticamente, nel momento stesso in cui viene effettuato l’investimento, la persona acquisisce il diritto a partecipare alla società stessa, acquisendo sia i diritti patrimoniali che quelli amministrativi. L’Italia è stata la prima nazione in Europa a produrre una normativa tecnica per regolare l’equity crowdfunding a tutela sia degli investitori che della società proponente. Nel libro Equity crowdfunding. Investire e finanziare l’impresa tramite internet l’avvocato Alessandro Lerro illustra esaustivamente la normativa italiana in vigore.

Cosa importante da sapere è che, solo le StartUp innovative possono effettuare una raccolta di capitale in Equity Crowdfuning.

Il social lending è una tipologia di crowdfunding che permette ai soggeti che chiedono soldi in prestito di mettersi in contatto con soggetti che intendono investire piccole o più importanti somme di denaro in un sistema di prestito tra privati.

Grazie alla elasticità del crowdfunding si stanno sviluppando altre tipologie di fund raising adatte alle necessità di nicchie o community tematiche trans territoriali che si stringono intorno ad un argomento (piattaforme di crowdfunding tematico). Stanno sorgendo anche piattaforme circoscritte territorialmente, per iniziative multidisciplinari, che riguardano esclusivamente una determinata area (piattaforme di crowdfunding di prossimità).

Oltre a queste macrocategorie di crowdfunding è possibile che in un progetto si vadano a sovrapporre diverse tipologie di crowdfunding creando forme ibride di finanziamento.

La crowdfunding funziona davvero?

Prime forme di crowdfunding si iniziano ad annoverare nel biennio 2007 / 2008. Uno dei primi ad utilizzare con successo questo strumento è stato Barack Obama (nella sua prima campagna elettorale) portandolo alla ribalta mediatica. Sebbene oggi il fenomeno è diffuso a livello mondiale, gli Stati Uniti rimangono il paese in cui si registrano la maggior parte delle transazioni (circa il 70% del totale). Il crowdfunding comunque si sta evolvendo anche al di fuori del territorio americano ed oggi la principale piattaforma web (Kickstarter) è operativa anche in Italia.

Diamo un po’ di numeri: a livello mondiale nel 2011 il fenomeno è cresciuto del 64%, nel 2012 dell’81% con oltre un milione di progetti finanziati per un importo complessivo di 2,7 miliardi di dollari, nel 2013 il totale delle transazioni si è attestato intorno ai 5 miliardi di dollari confermando il trend di crescita. Dai dati generali si evince che la probabilità di successo di una campagna di crowdfunding è del 50% e che il finanziamento medio raccolto è del 130% della cifra richiesta e stabilita come goal.

Ovviamente il crowdfunding funziona meglio in certi ambiti e meno in altri. I settori in cui il crowdfunding ha preso maggiormente piede sono: arte, cultura, sociale, politica, tecnologia. Ciò non esclude che si può fare utilizzo del crowdfunding anche in altri contesti. L’importante è fare leva sulla componente emotiva dell’iniziativa da sponsorizzare, in modo da coinvolgere il finanziatore nell’impresa. In altre parole: il crowdfunding attecchisce meglio in scenari dove esistono: una cultura del progetto, la propensione a sostenere cause ed un sentimento di cittadinanza attiva.

In Italia il crowdfunding è ancora in fase embrionale sebbene dall’analisi delle transazioni si denota una considerevole crescita della massa monetaria coinvolta: nel 2012 l’ammontare delle transazioni è stata pari a 13.274.000 Euro, nel 2013 la cifra ha raggiunto i 23.000.000 di Euro. I progetti italiani, nella maggior parte dei casi, hanno un goal prestabilito tra i 1.000,00 Euro ai 10.000,00 Euro con una probabilità di esito positivo del 33%.